souvenir-mozzarellaDalle cartoline ai magneti, i vecchi souvenir hanno sempre meno appeal. Al loro posto, gli italiani preferiscono portare a casa dalle vacanze prodotti enogastronomici caratteristici della località visitata. E, neanche a dirlo, la mozzarella di bufala in Campania la fa da padrona. È quanto emerso da un’indagine Coldiretti, effettuata in occasione del rientro dalle vacanze di 35 milioni di italiani.

Il 45% di essi ha messo in valigia almeno un prodotto tipico della meta della propria vacanza. Complice la crisi, i turisti preferiscono dunque beni utili e, in particolare, formaggi, vino, olio di oliva, salumi, conserve… Seguono i prodotti artigianali e, solo successivamente, gadget come portachiavi e magliette. Un italiano su cinque, invece, è tornato a casa a mani vuote, preferendo risparmiare su questo tipo di spesa o avere un bagaglio più leggero.

A contribuire al successo dei prodotti tipici locali, sono anche le occasioni di valorizzazione offerte dalle localitàsagra-mozzarella turistiche: percorsi enogastronomici, sagre, mercati etc. Il 70% degli italiani ad aver scelto questa tipologia di souvenir lo ha acquistato a chilometro zero, direttamente dal produttore, dopo aver visitato frantoi, cantine, agriturismi, aziende. Molto gettonati i caseifici dove si produce la mozzarella di bufala campana, e dove in molti casi è possibile visitare i laboratori, conoscere da vicino le bufale e degustare i prodotti caseari per poi scegliere quali acquistare.

Insomma, il turismo contribuisce a diffondere anche la cultura gastronomica dei territori, ed è un’occasione da non perdere per far sì che la mozzarella di bufala sia un prodotto apprezzato in maniera sempre più trasversale.

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