Adesso c’è anche l’Osservatorio Economico sulla Filiera della Mozzarella di Bufala Campana Dop.

Un nuovo strumento per tutelare i produttori e il settore che vanta un business da 530 milioni di euro l’anno. Lo ha annunciato il Consorzio di tutela della mozzarella di bufala campana Dop che in partnership con UniCredit Group e Nomisma, ha comunicato alla stampa l’istituzione di un nuovo ente di monitoraggio di questa grande eccellenza del territorio ormai nota ovunque nel mondo. Obiettivo tutelare il made in Italy e migliorare le esportazioni perchè come afferma il presidente del Consorzio, Domenico Raimondo: “Le eccellenze agroalimentari del Paese sono il motore economico e vanno difese”.

Foto di elementicreativi.it

Negli ultimi anni, il comparto della Mozzarella di Bufala Campana ha registrato la crescita di produzione più alta tra il 2016 e il 2022, fregiandosi di un aumento del + 26 per cento, a fronte di una crescita media del 10 per cento della produzione certificata dei formaggi DOP.

Secondo i dati diffusi “nove italiani su dieci hanno consumato mozzarella di bufala nell’ultimo anno, il 25% almeno una volta a settimana e il 20% è pronto a farlo anche a colazione.

L’Osservatorio ha analizzato struttura, performance e mercati del comparto. Nel 2022 sono stati prodotti 55 milioni e 814 mila chili di mozzarella DOP, con una crescita del 3,8% sull’anno precedente. Aumenta anche la quantità di latte idoneo alla DOP, passando da 295.434 tonnellate del 2021 a 305.829 del 2022. Inoltre negli ultimi dieci anni, dal 2012 al 2022, si è ampliato pure il patrimonio di bufale da latte allevate nell’area DOP, passando da 321.433 a 374.297 capi.

L’identikit del consumatore medio

Nomisma ha tracciato anche l’identikit del consumatore della Bufala Campana DOP: è maschio, appartiene alle Generazioni X (41-55 anni) e Millennials (26-40 anni), è un imprenditore con figli con titolo di studio e reddito alti, abita in Centro Italia e conosce il valore aggiunto del marchio DOP.

Mercati

È il Nord Ovest dell’Italia il territorio dove si acquista più mozzarella DOP (il 34,9%), mentre all’estero la Francia si conferma il primo Paese tra i mozzarella-lovers, assorbendo da sola il 33% dell’export. Tra i mercati più promettenti per i prossimi anni spicca, a detta dei produttori, il continente asiatico con Emirati Arabi, Giappone, Cina e Corea del Sud nella top ten degli scenari futuri.

Export

Secondo la fotografia di Nomisma vola anche l’export nel 2022, con un aumento a volume del 9% sul 2021 tra i principali produttori di Bufala Campana. Il fatturato alla produzione della filiera ha raggiunto i 530 milioni di euro, ma lo sviluppo del comparto è messo a rischio da tre fattori esplosi nel 2022: aumento dell’inflazione (+17% per formaggi e latticini), incremento dei costi di produzione e perdita del potere di acquisto del consumatore, che hanno già portato a un impoverimento della filiera. Anche per il 2023 in cima alle preoccupazioni del comparto c’è proprio il calo della redditività.

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