Un team di accademici per dare impulso alla ricerca e allo sviluppo della filiera del nostro oro bianco.

Mozzarella di BufalaIl Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana DOP ha annunciato la nascita di un Comitato scientifico tutto dedicato al pregiato latticino. La novità è stata presentata con soddisfazione dal nuovo direttore del Consorzio, Pier Maria Saccani, il quale ha sottolineato che “il forte interesse da parte dei giovani verso il settore impone al Consorzio un investimento in ricerca e sviluppo”. Il presidente del Consorzio, Domenico Raimondo, ha quindi posto l’accento sull’“importanza di una forte sinergia con il mondo accademico nazionale per il corretto sviluppo del settore”.

L’attività del Comitato scientifico, che sarà composto di personalità autorevoli del mondo accademico nazionale, sarà mirata a consolidare e ad incrementare gli ottimi risultati ottenuti dal comparto dei latticini nel corso del 2015. Un anno in cui i caseifici hanno registrato una notevole crescita produttiva, passando dalle 38.068 tonnellate dell’anno precedente a 41.295. Mentre il fatturato della mozzarella di bufala campana DOP ha raggiunto quota 330 milioni di euro. Ma a stupire positivamente è soprattutto la crescita a lungo termine: negli ultimi quindici anni la produzione è aumentata del 130%.

A muovere la filiera sono 15mila addetti, di cui 3mila occupati nei caseifici associati. La maggior parte ha una giovane età: il 34% meno di 32 anni e l’86% menoMozzarella di Bufala di 50. L’export nel 2015 ha registrato un incremento del 36,7% rispetto al 2014 (31,4% della produzione Dop). In prima linea sono paesi come Francia, Germania, Regno Unito e Stati Uniti, ma in crescita sono anche le nazioni dell’Est Europa (Polonia, Bulgaria, Romania e Grecia) e i nuovi mercati quali Cina, Libano, Singapore, Kuwait, Cile e Perù.

Dall’ammodernamento delle aziende alla sempre maggiore attenzione alla salute degli animali, sono tante le sfide che si pone oggi il Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana DOP per far progredire ulteriormente la filiera. Paolo De Castro, parlamentare europeo e presidente della Commissione Agricoltura e Sviluppo Rurale, già due volte ministro dell’Agricoltura, ha dichiarato: “Le potenzialità del settore sono enormi, ora bisogna coniugare qualità con organizzazione. Cresceremo se saremo capaci di far rispettare le regole”.

Insomma, quello caseario si dimostra ancora una volta un campo su cui vale la pena puntare, per studi, investimenti e progetti finalizzati ad ottenere un prodotto con standard sempre più elevati di qualità, sicurezza e appetibilità.

 

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