Il difficile momento economico che sta vivendo il nostro paese e, più in generale il mondo intero, colpisce anche i produttori di latte bufalino e bovino della provincia di Salerno.

L’allarme viene lanciato dal Presidente Provinciale CIA – Confederazione Italiana Agricoltori – Antonio Orlotti che sottolinea come l’aumento dei costi di produzione per gli allevatori, non corrispondono ad un aumento dei prezzi del latte, ma al contrario nel caso del latte bufalino addirittura ad un calo come vedremo di seguito.

Gli allevatori salernitani sono ormai al collasso. Bisogna considerare che il costo, solo della razione alimentare, per produrre un litro di latte bovino  è passato da € 0,22 di marzo 2012 a € 0,265 di settembre 2012, con un incremento superiore al 20%. Nello stesso periodo il costo per produrre un litro di latte bufalino è passato da € 0,458 a € 0,549, con un incremento del 20%. A tutto questo bisogna poi aggiungere il fatto che il prezzo per un litro di latte bovino è fermo da diverso tempo, mentre il prezzo del latte bufalino è addirittura diminuito.

Il settore zootecnico nella provincia di Salerno garantisce posti di lavori tra diretto ed indotto a più di 2000 persone, un numero di tutto rispetto che in queste condizioni è fortemente a rischio.

Di fronte a queste cifre, ben si comprende come per le aziende zootecniche del territorio salernitano la situazione sia diventata del tutto insostenibile. Per questo motivo il Presidente provinciale Antonio Orlotti, nel suo intervento di denuncia auspica una maggiore attenzione da parte delle Istituzioni affinché vigilino sulle speculazioni in atto sulle materie prime; una più forte azione degliorgani di controllo affinché sia garantita una concorrenza leale. Inoltre il Presidente Orlotti, chiede un ulteriore sforzo per i caseifici affinché riconoscano agli allevatori il giusto prezzo per evitarne il fallimento e per garantirsi l’approvvigionamento della materia prima (il latte).

Tutti devono fare la propria parte per evitare il fallimento delle aziende zootecniche della provincia di Salerno, un ruolo importante spetta anche ai Comuni perché applichino delle agevolazioni a favore degli allevatori, per esempio in materia di IMU.

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