Tra i banchi per imparare la preziosa arte dell’oro bianco. Il 21 giugno è stata presentata a Caserta la Scuola nazionale di formazione lattiero casearia del Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana DOP.

“La formazione va vista in un’ottica moderna. Nel 2017, in un mondo sempre più globale – ha dichiarato il presidente del Consorzio, Domenico Raimondo  – questa filiera non è solo più l’immagine quasi ancestrale del lavoratore che munge una bufala e poi produce mozzarella. È invece una filiera fatta di imprese all’avanguardia, che sanno guardare al mercato e al mondo”. Da qui l’importanza di un centro di formazione e aggiornamento: “Dalla zootecnia fino alla produzione: tutti gli anelli della filiera hanno bisogno di studi e approfondimenti per un approccio sempre più al passo con i tempi. Questa è la sfida che lanciamo oggi”, ha aggiunto infatti Raimondo.

Una sfida incentrata sulla figura del “casaro”, colui che materialmente produce la mozzarella. Figura che è stata inserita nell’elenco regionale delle figure professionali accreditate, proprio allo scopo di poter realizzare corsi di formazione riconosciuti dall’amministrazione regionale. Ma la Scuola ha anche un obiettivo più ampio: quello di creare nuove figure professionali nei settori del marketing, del commercio estero, dei trasporti, della logistica. “Per un prodotto altamente deperibile come la Mozzarella Dop – ha spiegato il direttore del Consorzio di Tutela, Pier Maria Saccani – sono di fondamentale importanza anche gli ambiti a valle della produzione, come quelli relativi a logistica e trasporti”. Da qui l’idea di lanciare il progetto “Mozzarella 4.0”, punto di partenza di una nuova era, in cui l’attenzione non cadrà più soltanto sulla qualità della produzione ma anche su tutti gli altri ambiti che consentono alla mozzarella di raggiungere il mercato.

La neonata Scuola rappresenta il primo centro di formazione del Sud nel settore lattiero caseario. Un’importante occasione per valorizzare un prodotto di eccellenza della Campania e allo stesso per formare, appassionare e trattenere i suoi giovani.  

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