export-mozzarellaIl comparto della mozzarella si conferma uno dei principali traini dell’economia del Sud, soprattutto in chiave export. Secondo i dati del numero di settembre del “Monitor dei distretti del Mezzogiorno”, elaborato dalla Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, nel secondo trimestre del 2016 la mozzarella di bufala campana ha registrato una crescita dell’export del 17,7%. E ha contribuito in maniera decisiva a dare impulso all’agricoltura della Piana del Sele (+13,4%). Impercettibile invece la crescita delle esportazioni a livello regionale (+2%).

I numeri del “Monitor dei distretti del Mezzogiorno” si pongono in continuità con quelli del Consorzio di tutela della mozzarella di bufala campana Dop relativi al 2015, che avevano evidenziato un boom dell’export, cresciuto del 36,7% rispetto al 2014. Dei 41 milioni di chilogrammi di mozzarella prodotti nel 2015 – per un fatturato di 500 milioni l’anno – il 25% sono finiti sulle tavole internazionali. I paesi esteri che amano di più la mozzarella di bufala risultano essere Germania, Svizzera, Francia, Austria, Regno Unito e Paesi Bassi. Ma anche nuovi mercati come Medio Oriente, Sudafrica e America Latina stanno scoprendo la passione per l’oro bianco.   

I dati che premiano la mozzarella di bufala campana sui mercati internazionali fanno ben sperare. Dimostrano infatti la fiducia degli acquirenti stranieri nella bontà e nella sicurezza di uno dei prodotti di eccellenza del nostro territorio, e spronano gli operatori del settore a potenziare sempre di più i controlli e la tracciabilità.

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