Coldiretti/Eurispes – Rapporto “Agromafie” sui crimini agroalimentari in Italia

italian-cheese-kit-tuttacronaca14 miliardi di euro è il volume di affari delle agromafie riferito al 2013. Questo è quanto emerge da una denuncia nel rapporto curato da Coldiretti ed Eurispes presentato a Cernobbio al Forum Internazionale dell’agricoltura e dell’alimentazione. Si parla di numeri e cifre veramente da capogiro, se si pensa che il business delle agromafie è aumentato del 12% nell’ultimo anno, un dato davvero allarmante soprattutto perchè tra gli affari maggiori delle cosche criminali vi è quello di impadronirsi dei terreni destinati all’agricoltura e riutilizzarli come discariche, riversandoci il più delle volte rifiuti tossici.

Quello della contaminazione dei suoli è un problema che non interessa più soltanto la Campania, bollata come “Terra dei fuochi”, ma bensì tutto il nostro bel paese. Con ben 725 mila ettari di aree gravemente inquinate i terreni agricoli contaminati dall’interramento di rifiuti tossici hanno raggiunto in Italia un’estensione pari a quella del Friuli Venezia Giulia. Ma il business malavitoso non si ferma qui, la malavita si inserisce anche nel trasporto dei prodotti delle campagne, nella distribuzione e persino nel consumo, tant’è che la direzione nazionale antimafia ha stimato che 5 mila locali della ristorazione sono in mano alla criminalità organizzata.

Per ciò che riguarda la contraffazione e la falsificazione dei prodotti alimentari Made in Italy, Coldiretti avverte che questa costa all’Italia trecentomila posti di lavoro che si potrebbero creare nel Paese, con una seria azione di contrasto a livello nazionale ed internazionale.

L’ultima trovata per ciò che concerne la contraffazione viene dalla Gran Bretagna dove è in vendita un kit per la produzione (ovviamente non autorizzata) di formaggi italiani protetti da marchi di qualità come il Parmigiano Reggiano, il Pecorino Romano e la nostra amata Mozzarella di bufala. I kit per la produzione di parmigiano costano 102,38 sterline, pari a circa 120 euro mentre quello per la mozzarella costa 25 sterline, pari a 30 euro. Nelle istruzioni di quest’ultimo si legge così: “La mozzarella non è il formaggio più facile da fare e richiede un po’ di pratica per perfezionare l’operazione di estensione della cagliata. Se i vostri primi due tentativi sono deludenti non fatevi scoraggiare. Sarete ricompensati”. Sembra quasi uno scherzo, ma purtroppo non lo è.

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